Ciamo amici blogger-addicted, oggi voglio raccontarvi la mia esperienza terrificante in un negozio yves rocher!
PREMESSA: in questo post non parlerò tanto dei prodotti yves rocher che ritengo siano di buona qualità ma della politica che applicano in negozio.
Un paio di giorni prima del mio onomastico, decido di andare in un centro commerciale che dista circa un’ora da casa mia per farmi un regalo.
Quando vedo il negozio yves rocher, decido di entrare perché avevo sempre voluto provare una loro crema antisebo che avevo visto in giro.
Entrata in negozio, non riesco a trovare la crema e chiedo all’unica commessa che c’era se potesse aiutarmi ma mi dice di aspettare perché è impegnata (in realtà solo dopo ho scoperto che era impegnata a chiacchierare con due sue amiche che io credevo fossero delle clienti!)!
Siccome ero davvero curiosa di provare questa crema decido di aspettare. Aspettare per più di 35 minuti. Si! Più di mezz’ora!
Quando finalmente la commessa, quando decide che è ora di lavorare, si avvicina le spiego la crema che volevo acquistare, me la mostra e mi dice:
“Ma tu non hai più 15 anni, devi prendere questa linea…”
E mi mostra una nuovissima linea detox e antiaging.
Io ero molto titubante e cerco di spiegargli i problemi della mia pelle e cosa stavo cercando, lei mi risponde che questa linea era quello che faceva per me e mi dovevo fidare perché lei ne sapeva molto più di un dermatologo (io sconvolta ma faccio finta di nulla perché volevo comunque provare le creme del yves rocher).
Siccome ero ancora dubbiosa le spiego anche che ho delle allergie ad alcuni frutti e che gli estratti di quest’ultimi non dovevano essere presenti nei prodotti che stavo acquistando e anche qui, mi rassicura e mi continua a consigliare la linea detox.
Allora decido di provarla ma ovviamente, non posso acquistare solo la crema giorno, devo prendere anche quella notte. Va bene. Però, che fai non prendi il contorno occhi e il siero abbinato? E la protezione solare? Alla fine arrivo alla cassa con tutta la linea completa.
Alla cassa mi fa fare una tessera punti per “risparmiare” e ricevere “premi”, però con la tessera devo acquistare anche un burro di cacao e uno struccante.
OKEY! Va bene, dammi anche questi basta che mi lasci uscire a questo punto!
Ero entrata per una crema di 10€ ed esco con la linea completa al costo di circa 120€.
Arrivata a casa non vedo l’ora di provare i miei acquisti e comincio a scartare i primi 2 prodotti su 7. La crema giorno e il contorno occhi: li applico subito.
Il risultato? Il mio viso diventa viola scuro… Segno indiscutibile di una forte allergia ad uno degli ingredienti. Prendo subito il mio migliore amico antistaminico e corro a verificare gli ingredienti: ovviamente all’interno c’era l’estratto di vinacciola (Vinacciola – Vino – Uva).
Decido quindi di chiamare in negozio per capire se al meno potessero cambiarmi gli altri prodotti ancora sigillati e mi dicono di passare in negozio il prima possibile.
Il giorno dopo, salgo in auto e ripercorro la stessa strada fatta il giorno prima per un’ora all’andata e un’ora al ritorno.
Arrivo in negozio e come al solito devo aspettare ma oggi c’è un’altra commessa ma sempre con lo stesso vizio di chiacchierare con le amiche prima di lavorare.
Quando finalmente la commessa giunge a me, le spiego la situazione e lei con fare scocciato e maleducato mi dice che non può farci nulla e l’errore è mio.
Si, l’errore è mio che mi sono fatta infinocchiare dalla tua collega!
Al che, con gentilezza, le chiedo di verificare i prodotti, integri nella loro confezione, allora decide di cambiarmene solo 3… Allora prendo la crema che volevo acquistare il giorno prima e aggiungo altri prodotti per raggiungere la cifra.
Arrivata in cassa dopo una fila interminabile mi mancano 30 centesimi di prodotti, allora vado a prendere una crema mani ma quando mi riavvicino alla cassa devo rifare tutta la fila.
Quando finalmente è il mio turno, la commessa, sempre più infastidita, mi chiede se voglio comprare uno dei nuovi prodotti della linea detox – antiaging…
MA SIAMO SERI?! Se te li ho appena restituiti perché sono allergica! Lei mi guarda e mi dice che non può ricordarsi tutto! Pagata la differenza esco e mi precipito via dal negozio per non rientrarci mai più!
Considerazioni:
So che nessuno mi ha puntato una pistola alla testa per acquistare ma la prima commessa mi ha consigliato una linea che non centrava niente con la mia pelle e le mie esigenze, cercando di vendere tutto quello che poteva e purtroppo, quel giorno volevo farmi un regalo e quindi mi sono fidata di lei senza pensare se effettivamente lei fosse competente o meno nel farlo.
I prodotti li trovo discreti ma il loro marketing nei negozi è davvero poco corretto.
Ho avuto un’altra esperienza negativa in un negozio di Bottega Verde, se vi interessa, ve la racconterò in un prossimo post!
E voi vi siete mai trovati in una situazione simile? Raccontatemela nei commenti!
Ti capisco perfettamente! A me sono capitate esperienze molto simili con i negozi YR. Le commesse ti fanno il lavaggio del cervello, ti confondono con le varie offerte e sconti e alla fine ti fanno pagare il triplo di quello che volevi inizialmente spendere quando eri entrata nel negozio! È una politica aziendale molto scorretta e sarebbe bellissimo se tutte insieme potessimo “denunciare” questi trattamenti folli! Mi viene tanta tristezza, perché alcuni prodotti sono validi… ma così non ne vale più la pena.. non so se provare rabbia o dispiacere..
Infatti è proprio ciò che penso perché alcuni prodotti sono molto validi però è impossibile andare fisicamente in un negozio ed essere tartassati… La prima volta potrei anche cascarci ma la seconda non entro!!